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Gerusalemme i luoghi di interesse da visitare
Gerusalemme i luoghi di interesse da visitare
Continua il nostro viaggio alla scoperta di Gerusalemme e dei luoghi di interesse da visitare. Se hai perso il primo articolo, lo trovi qui: Gerusalemme, le cose da vedere.
La Città Vecchia di Gerusalemme
Se la Città Nuova è un agglomerato di modernità e tradizione, di vecchie ferite e future speranze, la Città Vecchia rappresenta il cuore immutabile di Gerusalemme, con i suoi edifici, le sue strade e le sue memorie che raccontano una storia millenaria.
Si accede a questa zona attraverso la Porta di Damasco, una gemma architettonica che ti stupirà. Maestosa e imponente, presenta massicce torri di pietra e una grande porta con una scalinata che si affaccia sulla parte più alta della strada.
Realizzata a metà del ‘500 dall’imperatore Solimano il Magnifico, è sicuramente un ingresso che accentua il valore storico e artistico dei quartieri antichi. Dopo aver attraversato questo splendido passaggio, ti ritroverai immerso nei colori di un tradizionale bazar e potrai cominciare a esplorare i punti d’interesse religiosi della zona.
Il Monte degli Ulivi
Una tappa importante della Città Vecchia è il Monte degli Ulivi. Luogo sacro per eccellenza, nei testi biblici viene descritto come un cimitero ebraico. E in effetti il versante occidentale di questo rilievo accoglie circa centocinquantamila lapidi sistemate in maniera disordinata.
Tutte insieme, viste dal Monte del Tempio, le lapidi creano un panorama particolare e d’impatto. Tra esse vi sono tombe di protagonisti della storia ebraica, come il Rabbino Kook e il figlio del Re Davide, Assalonne.
Se vuoi vedere dall’alto Gerusalemme in tutto il suo splendore non puoi mancare di salire su questo monte, chiamato in ebraico Jebel As-Zeitun e, lungo la strada, incrocerai diversi punti d’interesse, come la Chiesa del Pater Noster, situata nel punto dove, secondo i Vangeli, Cristo insegnò ai discepoli il Padre Nostro; la Chiesa- Convento dell’Ascensione, legata al culto ortodosso e caratterizzata da un altissimo campanile; la Basilica dell’Agonia, dove secondo la tradizione Gesù pregò prima di morire; le tombe dei Profeti e, infine, l’Orto del Getsemani.
L’Orto del Getsemani
L’Orto del Getsemani, conosciuto anche come l’Orto degli Ulivi, è un luogo spirituale e particolarmente caro alla religione cristiana. Secondo i Vangeli, qui Gesù trascorse le sue ultime ore prima di essere arrestato e condannato a morte.
Otto ulivi ricordano questo momento, insieme alla già citata e vicina Basilica dell’Agonia, conosciuta anche come Chiesa delle Nazioni, la cui splendida facciata, sorretta da colonne corinzie e decorata da un mosaico con la rappresentazione del Cristo, sicuramente ti lascerà a bocca aperta.
Gli ulivi sono le piante simbolo di questo luogo e Getsemani significa infatti “frantoio”. La Comunità francescana acquistò a metà ‘800 questo terreno, che poi divenne giardino, e in seguito venne eretta anche la Chiesa, realizzata dall’architetto italiano Antonio Barluzzi.
Il Muro del Pianto
Visitando la Città Vecchia, non puoi non fermarti davanti al sito tra i più importanti di Gerusalemme: il Muro del Pianto. Dalla grande valenza religiosa ed emotiva, è il luogo più sacro della tradizione ebraica.
Questo muro è quello che rimane del Tempio di Gerusalemme, cuore del culto, che nei secoli ha attraversato numerose vicissitudini. Secondo la Bibbia il primo Tempio fu fatto realizzare da Re Salomone quasi mille anni prima la nascita di Cristo. Fu però distrutto e ricostruito al ritorno dall’esilio babilonese. La storia ci racconta che questo Secondo Tempio fu raso al suolo da Tito nel 70 d.C.
Il Muro del Pianto oggi si trova vicino la Spianata delle Moschee ed è continuamente visitato dagli Ebrei, che “piangono” la perdita del Tempio a loro più sacro (il pianto in realtà è una preghiera dei seguaci del culto ortodosso, che dondolano il corpo e il capo come se piangessero).
Il Museo Yad Vashem per la memoria della Shoah
Gerusalemme preserva le memorie di gioia e purtroppo di sofferenza, di un popolo che nella storia ha vissuto molti momenti travagliati. Lo Yad Vashem è l’Ente Nazionale per la Memoria della Shoah, un complesso eretto nel 1953 sulla sommità dell’altura Har Hazikaron.
Il suo scopo è quello di documentare e tramandare alle future generazioni quanto subì il popolo ebraico nel corso di uno dei momenti più bui della storia umana. Il ricordo delle vittime è archiviato all’interno di questa struttura, suddivisa nel Museo Storico, i Memoriali, l’Archivio, la Scuola Internazionale per gli Studi della Shoah e l’Istituto Internazionale di Ricerca sull’Olocausto.
Il Museo
Ogni area è distinguibile sia per caratteristiche architettoniche che per tematiche affrontate. Il museo, ad esempio, è completamente in cemento armato e ha una particolare forma triangolare che deforma il percorso di visita, reso ancora più suggestivo dall’illuminazione all’ingresso e all’uscita e dalla penombra della parte centrale.
Composto da dieci gallerie, mostra al visitatore le testimonianze scritte e fotografiche, ma anche di oggetti quotidiani e simbolici, dei momenti più significativi dell’Olocausto, dalla salita al potere del regime nazista, fino allo sterminio nei campi di concentramento.
I Memoriali
I Memoriali invece sono cinque e il principale è chiamato Sala della Memoria. Questa ha la forma di una tenda con pareti di basalto e si presenta come un’area vuota se non per la Fiamma Eterna al centro, che arde all’interno di una coppa di bronzo rotta.
Vi è poi la Sala dei Nomi, il Memoriale dei Bambini, la Valle delle Comunità, costruita con la roccia naturale dell’Har Hazikaron, e il Giardino dei Giusti, che accoglie alberi piantati per rappresentare coloro che si sono distinti e hanno rischiato la propria vita per portare in salvo i perseguitati dai nazisti.
Lo Yad Vashem è un luogo di riflessione e di memoria al quale sicuramente devi far tappa durante il tuo viaggio a Gerusalemme.
Non è un semplice complesso museale ma una prova tangibile della crudeltà umana, che per nessun motivo dev’essere dimenticata o giustificata.