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Cape Town, Namibia e isole Seychelles
Una idea per un viaggio in Africa combinando il SUDAFRICA, la NAMIBIA con le ISOLE SEYCHELLES.
Dalla città gioiello del Sudafrica, alla Namibia “terra di contrasti” fino alla spiagge di Praslin e La Digue…
Naturalmente queste solo indicazioni per una prima scelta del viaggio “ideale” che potremo elaborare al meglio secondo le vostre esigenze ed interessi, così come la permanenza nelle varie località indicate in base al periodo prescelto. Anche gli Hotels verranno scelti e suggeriti in base al budget che dedicherete al vostro “Viaggio di Nozze” tenendo presente che le destinazioni indicate offrono diverse categorie di alberghi. Anche la parte aerea, per raggiungere queste destinazioni, verrà elaborata tenendo presente la città ideale di partenza e la migliori tariffa disponibile per la data indicata.
Gli “highlights” di questo viaggio sono:
Cape Town
E’ considerata una delle città più belle del mondo e il simbolo della città è la Table Mountain, un imponente promontorio che domina la città la cui cima ha la particolarità di essere completamente piatta. Fu fondata nel 1652 come punto di rifornimento della Compagnia Olandese delle Indie per le navi dirette verso Oriente ed è la città più antica del Sudafrica. Oggi si propone come vivace città di punta del Terzo Millennio con ristoranti sofisticati, negozi etno-chic e jazz club con musica dal vivo, musei all’avanguardia, rassegne di artisti contemporanei.
Cosa fare a Cape Town:
– una intera giornata di escursione al Cape Point Peninsula fino a raggiungere il Capo di Buona Speranza. Iniziate il vostro giro passando per Sea Point, Camps Bay, Clifton e Llandudno si raggiunge il villaggio di pescatori di Hout Bay. Da Hout Bay si può effettuare un giro in Barca per Duiker Island per vedere le foche del Capo. Da Hout Bay procedete poi attraverso Chapmans Peak Drive (se e’ aperto) fino alla Riserva Naturale del Capo di Buona Speranza che si estende per 40 km. lungo la costa. Con una bella vegetazione di fynbos (macchia), la Riserva ospita una consistente popolazione di antilopi e diverse varietà di uccelli. Visita a Cape Point dove è possibile raggiungere la sommità della collina con la monorotaia per ammirare l’incontro dei due Oceani. Da Cape Point si prosegue poi per Simons Town, dove si trovano i Quartieri generali della Marina Sudafricana. Sosta alla spiaggia di Boulder’s con la prolifica colonia di pinguini del Capo. Si rientra a Cape Town attraverso False Bay e Simon’s Town passando per Fish Hoek e Muizenberg. Se c’è ancora tempo, prima di scendere verso la città si consiglia una visita dei magnifici Giardini Botanici di Kirstenbosch, che occupano un’area di 560 ettari sul versante orientale della Table Mountain ed ospitano più di 4000 tipi diversi di piante, di cui 2600 specie sono endemiche della Regione del Capo.
– una visita della città, il cui centro più vivace è rappresentato dal quartiere del Waterfront. Da non perdere la salita in funivia alla Table Mountain (tempo permettendo !) a cui si gode un bellissimo panorama della città. La cabinovia della Table Mountain ruota su sé stessa mentre, in soli 7 minuti, sale verso la cima offrendo a tutti i passeggeri una visuale a 360 gradi del paesaggio circostante. Tempo per una passeggiata sulla cima “piatta” della montagna dalla quale ammirare anche le altre cime, tra cui Lion’s Head, Devil’s Peak, Twelve Apostles e Signal Hill.
Si scende dalla montagna per proseguire le visite al centro città ed ai suoi tanti quartieri, il più famoso dei quali, per via delle case colorate, è Bo-Kaap, un quartiere vitale, alla moda, in cui vivono artisti e yuppie. La zona più cool è quella dell’Osservatorio, a Sud della città, frequentato da artisti e studenti. La strada più storica è Government Adderley, dove ci sono i giardini botanici Company’s Gardens e su cui si affacciano i musei e molti edifici storici. Green Market Square ospita tutta la settimana un mercato tipico. La zona più esclusiva è Constantia, dove personaggi come Wilbur Smith hanno la propria residenza, e dove si alternano ville e vigneti.
da Cape Town al deserto del Kalahari in Namibia
Si lascia il Sudafrica e con un volo si raggiunge Windhoek, la capitale della Namibia. Da qui con auto a noleggio si prosegue verso il deserto del Kalahari caratterizzato dalle sue dune di colore arancione.
dal Kalahari al deserto del Namib
si lascia il deserto del Kalahari verso la zona occidentale del paese raggiungendo il Namib desert attraversando un paesaggio caratterizzato da aspre montagne, polverosi letti di antichi fiumi e moltissimi alberi Camelthorn.
Questo deserto, il cui nome deriva da un vocabolo ottentotto che significa “luogo senza nessuno”, è costituito da una fascia costiera relativamente stretta e lunga, il Namib si estende infatti per circa 1.900 km di lunghezza e 80-
Il parco nazionale è stato creato proprio a protezione del delicato ecosistema ambientale, un universo unico al mondo: lucertole che possono immagazzinare l’acqua a loro necessaria per due mesi, scarabei che si posizionano nella parte alta delle dune per raccogliere tutta l’umidità della nebbia mattutina, l’antilope oryx che ha sviluppato un sistema particolare di raffreddamento del sangue nelle narici, lo scoiattolo che per proteggersi dall’estremo calore utilizza la coda come parasole….
Tra le tante curiosità nascoste da questo magnifico deserto ve ne sono anche alcune più propriamente geologiche quali la Valle della Luna –
Poi vi è la Piana delle Welwitsche. Questo nome di difficile pronuncia indica una pianta endemica, del tutto unica e particolarissima. Trattasi di un albero che produce appena due foglie nastriformi che raggiungono, a volte, più di 5 metri di lunghezza e trattengono l’umidità; ma ancor più sorprendente è l’età di alcuni esemplari, valutati, con il metodo della datazione del carbonio 14, con più di 2.000 anni. Lungo piste sterrate che attraversano vari tipi di deserto avremo la possibilità di incontrare gruppi di antilopi oryx, zebre e struzzi.
Una giornata sarà da dedicare alla visita del deserto raggiungendo le famose dune di Sossusvlei. Dopo aver parcheggiato il veicolo si continua a piedi fino alla salita sulle dune che si alzano quasi fino a trecento metri, circa mezz’ora di cammino.
Dall’alto ci si affaccia su un panorama di dune color albicocca e bianco dei laghi estinti osservare strane forme degli alberi ormai scheletri a Dead vlei. Suggestiva l’ora del tramonto tra questi colori e tra le dune ricordiamo la duna 45 (150 mt), l’inconfondibile duna rossa di Sossusvlei (200 mt).
dal deserto del Namib a Swakopmund
Dopo il deserto si raggiunge la cittadina di Swakopmund. Fondata nel 1892, Swakopmund è stata fondata per essere il porto principale della colonia tedesca, Africa del Sudovest tedesca visto che Walvis Bay apparteneva già agli Inglesi. Swakopmund è circondata dal deserto del Namib a nord, sud e est mentre a ovest e’ bagnata dall’Oceano Atlantico freddo. Swakopmund, gode di un clima temperato con temperature medie che variano dai 15°C (59°F) a 25°C (77°F).
L’umidità fredda formata dalla corrente oceanica del Benguela arriva sulla costa sotto forma di nebbia o foschia che può raggiungere fino a 140 chilometri (87 MI) verso l’entroterra. La fauna e la flora della zona si sono adattate a questo fenomeno ed ora conta sulla nebbia come fonte di umidità visto che la pioggia è un evento rarissimo( non piove anche per anni!!!).
Culturalmente e dal punto di vista architettonico, Swakopmund fu influenzata specialmente da un’architettura coloniale tedesca. Ci sono molti bei esempi dell’architettura coloniale tedesca da vedere a Swakopmund. Gli ospiti possono esplorare Swakopmund tranquillamente a piedi. Le attrazioni includono, il museo di Swakopmund, l’acquario marino nazionale, la galleria di Cristalli e una “cinghia” spettacolare di dune di sabbia situate appena fuori della città.
verso la regione del Damaraland
Si lascia quindi la costa per addentrarsi nel paesaggio incantato del Damaraland, la terra del popolo Damara. Trattasi di una regione arida e montagnosa costituita principalmente di arenarie rossastre che, secondo i geologi, risalirebbero a più di 150 milioni di anni fa. Mentre la storia geologica è ben conosciuta, quella della popolazione lo è molto meno e anzi rimane un mistero: fisicamente di origine bantù, il popolo Damara parla la lingua detta “a click”, usata dai San-
Si potrà visitare il museo all’aperto di Twyfelfontein e le sue pitture rupestri, “la sorgente insicura”, che fu, senza ombra di dubbio, il punto d’incontro di una moltitudine di animali e di una popolazione di cacciatori. Una realtà illustrata da mirabili incisioni che raffigurano, per lo più, animali cacciati, impronte degli stessi, segni astratti, simboli, ecc., tutte impresse sulle enormi rocce rosse cadute dalla parete. Pare che alcuni esempi di questa arte rupestre risalgano a 8.000 anni fa e che gli autori siano stati di origine Khoi-
dal Damaraland al Parco Etosha
Dopo colazione, partenza verso il Parco Etosha. Lungo la strada visita di un villaggio Himba a Otjikandero –
Creato nel 1907 il Parco Etosha è uno dei primi parchi sorti per la protezione della fauna e della flora e, all’origine, comprendeva una fascia di territorio fino alla Costa degli Scheletri sull’ Oceano Atlantico. Attualmente la riserva copre una superficie di 22.570 kmq, il cui centro è costituito dal “pan”, bacino perfettamente piano lungo un centinaio di chilometri e largo una quarantina. Il pan era, nei tempi remoti, un lago collegato al sistema del fiume Kunene, ma ora è secco e la sua superficie di argilla e sale brilla alla luce del sole. Paradossalmente questa nudità biancastra offre protezione agli animali più vulnerabili visto che l’assenza di vegetazione non lascia nascondigli ai pericolosi predatori.
Un parco diverso ed estremamente “fotogenico” sia per i paesaggi sia per la fauna e la flora: seguendo piste in terra battuta si va alla ricerca di gruppi di elefanti raccolti attorno alle pozze d’acqua, di branchi di erbivori in perenne movimento fra i boschetti di acacie, di giraffe, di felini … La scarsità dei bacini d’acqua rende necessario un curioso rispetto per la gerarchia degli animali che si abbeverano; in ordine di importanza: elefanti, predatori, erbivori e poi volatili.
dal parco Etosha alle isole Seychelles
Si lascia il Parco per far ritorno a Johannesburg e volare verso l’Oceano Indiano: tappa le isole Seychelles. A volte, in base agli orari dei voli, si renderà necessaria una notte a Johannesburg prima di continuare verso le isole Seychelles.
alle Seychelles, isola di Praslin
Si atterra a Mahe e si prosegue, secondo la nostra idea per questo programma, verso l’isola di Praslin, la seconda per grandezza dell’arcipelago, con una superficie di 26 km². Deve la sua fama all’eccezionale Valle di Mai, un santuario vegetale, patrimonio mondiale dell’Unesco, dove cresce l’emblematico coco-de-mer, simbolo delle Seychelles. L’ingresso in questo sito è protetto e a pagamento ma vale davvero la pena di farci un giro. Avrete così il privilegio di inoltrarvi nel cuore dell’unica piantagione di palme da cocco marine del pianeta. Cinque itinerari molto ben segnalati, che vanno da 1 a 2 km, permettono di solcare questo santuario vegetale in tutta tranquillità.
A Praslin vi sono diverse spiagge… Côte d’Or, sulla costa orientale, Grand’Anse, sulla costa occidentale, Anse Lazio con il suo scenario da cartolina, Anse Boudin che si affaccia sulla riserva naturale di Curieuse o Anse la Blague, che ha un accesso più difficile… ed una vasta scelta di alberghi. Quelli da noi selezionati sono: il Paradise Sun Hotel cat. 4 stelle, il Constance Lemuria resort cat. 5 stelle, il Raffles Praslin cat. 5 stelle oppure La Reserve cat. 4 stelle superior ecc.
dall’isola di Praslin all’isola di La Digue
Dall’isola di Praslin con un traghetto si raggiunge l’isola di La Digue.
Conosciuta nel mondo intero per la sua famosa spiaggia Anse Source d’Argent ed i suoi enormi scogli argentati di granito, La Digue, situata a 45 km da Mahé, è un’isola affascinante dove la dolcezza di vivere conferma l’idea delle tradizioni d’accoglienza dell’Oceano Indiano. Ci si va in nave partendo da Praslin, a soli 7 km di distanza, e si scopre questo piccolo paradiso di 10 km² dopo una mezz’ora di traversata, arrivando al molo pittoresco della Passe. Si circola in carro trainato da buoi o in bicicletta, ci si riposa all’ombra di una vegetazione ricca e variegata culminante a 333 metri, e ci si fa il bagno fra le spiagge più fotogeniche del mondo. Si potrebbe pensare che con tutte queste caratteristiche generose, La Digue sia presa d’assalto ma non è così e ci si chiede perfino dove siano andati a finire tutti i turisti sbarcati dalle golette la mattina.
Questa è la nostra per la vostra “Luna di Miele”. In base alla durata ideale al vostro budget, saremo in grado di studiare e proporre la soluzione di viaggio “su misura” per Voi.
Quotazione indicativa per 20 giorni di viaggio (voli inclusi e sistemazioni in Hotel cat. 4 stelle), a partire da euro 6.380 per persona (iscrizione e tasse aeroportuali sono esclusi dalla quotazione sopra indicata)
Stagione consigliata
Durata
Voli
I voli internazionali per questa destinazione non sono inclusi e verranno quotati a parte.
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