Namibia, Sudafrica e Isole Seychelles

Una idea per un viaggio in Africa combinando NAMIBIA, SUDAFRICA con le ISOLE SEYCHELLES.

Un suggestivo “mix africano”… dalle dune in Namibia a Cape Town, moderna ed interessante città nell’estremo sud del continente Sudafricano,  e al termine soggiorno balneare alle Seychelles…

Naturalmente queste solo indicazioni per una prima scelta del viaggio “ideale” che potremo elaborare al meglio secondo le vostre esigenze ed interessi, così come la permanenza nelle varie località indicate in base al periodo prescelto. Anche gli Hotels verranno scelti e suggeriti in base al budget che dedicherete al vostro “Viaggio di Nozze”  tenendo presente che le destinazioni indicate offrono diverse categorie di alberghi. Anche la parte aerea, per raggiungere queste destinazioni, verrà elaborata tenendo presente la città ideale di partenza e la migliori tariffa disponibile per la data indicata.

Gli “highlights” di questo viaggio sono:

Windhoek  

Windhoek, è la capitale della Namibia, conta circa 500.000 abitanti, di cui la maggioranza di lingua tedesca. E’ una città moderna e pulita ove costruzioni recenti affiancano chiese luterane e giardini traboccanti di aloe. Passeggiando per la Kaiser Strasse, oggi Independence Avenue, si incontrano donne Herero con i caratteristici costumi e si possono vedere curiosi edifici di stile tedesco risalenti all’inizio del XX secolo. 

da Windhoek al Deserto del Namib 

Si lascia la capitale e si parte con l’auto a noleggio in direzione sud-ovest fino ad arrivare al deserto del Namib. 

Questo deserto, il cui nome deriva da un vocabolo ottentotto che significa “luogo senza nessuno”, è costituito da una fascia costiera relativamente stretta e lunga, il Namib si estende infatti per circa 1.900 km di lunghezza e 80-140 km di ampiezza. L’età stimata è circa 80 milioni di anni, forse il deserto più antico.

Il parco nazionale è stato creato proprio a protezione del delicato ecosistema ambientale, un universo unico al mondo: lucertole che possono immagazzinare l’acqua a loro necessaria per due mesi, scarabei che si posizionano nella parte alta delle dune per raccogliere tutta l’umidità della nebbia mattutina, l’antilope oryx che ha sviluppato un sistema particolare di raffreddamento del sangue nelle narici, lo scoiattolo che per proteggersi dall’estremo calore utilizza la coda come parasole….

Tra le tante curiosità nascoste da questo magnifico deserto ve ne sono anche alcune più propriamente geologiche quali la Valle della Luna – un canyon scavato dal fiume Swakop – e gli enormi monoliti di roccia granitica tondeggiante sparsi un po’ ovunque.

Poi vi è la Piana delle Welwitsche. Questo nome di difficile pronuncia indica una pianta endemica, del tutto unica e particolarissima. Trattasi di un albero che produce appena due foglie nastriformi che raggiungono, a volte, più di 5 metri di lunghezza e trattengono l’umidità; ma ancor più sorprendente è l’età di alcuni esemplari, valutati, con il metodo della datazione del carbonio 14, con più di 2.000 anni. Lungo piste sterrate che attraversano vari tipi di deserto avremo la possibilità di incontrare gruppi di antilopi oryx, zebre e struzzi.

Una giornata sarà da dedicare alla visita del deserto raggiungendo le famose dune di Sossusvlei. Dopo aver parcheggiato il veicolo si continua a piedi fino alla salita sulle dune che si alzano quasi fino a trecento metri, circa mezz’ora di cammino.

Dall’alto ci si affaccia su un panorama di dune color albicocca e bianco dei laghi estinti osservare strane forme degli alberi ormai scheletri a Dead vlei. Suggestiva l’ora del tramonto tra questi colori e tra le dune ricordiamo la duna 45 (150 mt), l’inconfondibile duna rossa di Sossusvlei (200 mt).

dal deserto del Namib a Walvis Bay 

Si lascia il deserto per raggiungere raggiungere Walvis Bay. Lungo strada si passerà per i canyon del Gaub e del Kuiseb (i 560 km di lunghezza del fiume Kuiseb scorrono solo occasionalmente nel sud-ovest del canyon del Guiseb. Questo canyon è stato scavato tra i 2 e i 4 milioni di anni fa, quando l’acqua del fiume incise profondamente la roccia morbida e sosta per ammirare la Welwitschia Mirabilis, un vero e proprio fossile botanico vivente.

Cosa fare durante il soggiorno a Walvis Bay ? 

Suggeriamo l’escursione in fuoristrada a Sandwich Harbor per esplorare l’area omonima protetta a sud della città, circa 50 km. L’area è caratterizzata da una parte di deserto chiamato l’oceano di sabbia inserito in uno scenario molto suggestivo con le dune che arrivano fino al mare.

Oppure possibilità di proseguire verso Swakopmund, a pochi km da Walvis bay. Swakopmund è una stranissima e suggestiva cittadina costruita nel più puro stile tedesco dell’epoca del Kaiser. Swakopmund è stata fondata nel 1892, con l’intento di diventare il porto principale della colonia tedesca, German South West Africa. Culturalmente ed architettonicamente, Swakopmund è stato particolarmente influenzata dalla colonizzazione tedesca, dove ci sono bellissimi esempi di architettura coloniale tedesca.

da Walvis Bay a Cape Town in Sudafrica

Rientro verso la capitale Windhoek. Rilascio del veicolo in aeroporto e partenza con volo per Cape Town. 

Cape Town 

E’ considerata una delle città più belle del mondo e il simbolo della città è la Table Mountain, un imponente promontorio che domina la città la cui cima ha la particolarità di essere completamente piatta.  Fu fondata nel 1652 come punto di rifornimento della Compagnia Olandese delle Indie per le navi dirette verso Oriente ed è la città più antica del Sudafrica. Oggi si propone come vivace città di punta del Terzo Millennio con ristoranti sofisticati, negozi etno-chic e jazz club con musica dal vivo, musei all’avanguardia, rassegne di artisti contemporanei.

Cosa fare a Cape Town:

– una intera giornata di escursione al Cape Point Peninsula fino a raggiungere il Capo di Buona Speranza. Iniziate il vostro giro passando per Sea Point, Camps Bay, Clifton e Llandudno si raggiunge il villaggio di pescatori di Hout Bay. Da Hout Bay si può effettuare un giro in Barca per Duiker Island per vedere le foche del Capo. Da Hout Bay procedete poi attraverso Chapmans Peak Drive (se e’ aperto) fino alla Riserva Naturale del Capo di Buona Speranza che si estende per 40 km. lungo la costa. Con una bella vegetazione di fynbos (macchia), la Riserva ospita una consistente popolazione di antilopi e diverse varietà di uccelli. Visita a Cape Point dove è possibile raggiungere la sommità della collina con la monorotaia per ammirare l’incontro dei due Oceani. Da Cape Point si prosegue poi per Simons Town, dove si trovano i Quartieri generali della Marina Sudafricana. Sosta alla spiaggia di Boulder’s con la prolifica colonia di pinguini del Capo. Si rientra a Cape Town attraverso False Bay e Simon’s Town passando per Fish Hoek e Muizenberg. Se c’è ancora tempo, prima di scendere verso la città si consiglia una visita dei magnifici Giardini Botanici di Kirstenbosch, che occupano un’area di 560 ettari sul versante orientale della Table Mountain ed ospitano più di 4000 tipi diversi di piante, di cui 2600 specie sono endemiche della Regione del Capo.

– una visita della città, il cui centro più vivace è rappresentato dal quartiere del Waterfront. Da non perdere la salita in funivia alla Table Mountain (tempo permettendo !) a cui si gode un bellissimo panorama della città. La cabinovia della Table Mountain ruota su sé stessa mentre, in soli 7 minuti, sale verso la cima offrendo a tutti i passeggeri una visuale a 360 gradi del paesaggio circostante. Tempo per una passeggiata sulla cima “piatta” della montagna dalla quale ammirare anche le altre cime, tra cui Lion’s Head, Devil’s Peak, Twelve Apostles e Signal Hill.
Si scende dalla montagna per proseguire le visite al centro città ed ai suoi tanti quartieri, il più famoso dei quali, per via delle case colorate, è Bo-Kaap, un quartiere vitale, alla moda, in cui vivono artisti e yuppie. La zona più cool è quella dell’Osservatorio, a Sud della città, frequentato da artisti e studenti. La strada più storica è Government Adderley, dove ci sono i giardini botanici Company’s Gardens e su cui si affacciano i musei e molti edifici storici. Green Market Square ospita tutta la settimana un mercato tipico. La zona più esclusiva è Constantia, dove personaggi come Wilbur Smith hanno la propria residenza, e dove si alternano ville e vigneti.

da Cape Town alla Riserva di Madikwe “malaria free”

Si lascia Cape Town e si vola verso Johannesburg da dove, con un trasferimento privato si raggiungerà la Riserva di Madikwe (circa 5 ore).A Madikwe vi sono diversi lodge, suggeriamo l’Impodimo Game Lodge. Le giornate sono dedicate al fotosafari nella riserva.

Madikwe Si tratta di una delle più vaste riserve del Sudafrica e comprende 760 kmq di bushveld, prateria della savana e foresta riparia ai margini del deserto del Kalahari, ai confini con il Botswana. La riserva fu istituita nel 1991 non solo per proteggere gli animali a rischio di estinzione, ma anche con l’intento di creare posti di lavoro e di fornire una risorsa ecologicamente sostenibile per la popolazione locale.

Una massiccia operazione di ripopolamento, chiamata Operazione Phoenix, ha portato in questa zona più di 10.000 animali, un tempo tutti nativi della zona, ma che furono sterminati dalla caccia e dallo sfruttamento agricolo da parte della popolazione. Il completamento dell’operazione richiese parecchi anni , durante i quali gli animali, compresi interi branchi di elefanti, furono trasportati in aereo e in camion da diverse altre riserve dell’Africa Meridionale. Oggi sono presenti tutti i big five, i licaoni, a rischio di estinzione ed oltre 350 specie di uccelli.

Madikwe è una delle gemme del Sudafrica: pur essendo più vicina a Johannesburg rispetto al Kruger, ha un minor numero di visitatori e le visite si svolgono con calma. Inoltre, la zona è esente da Malaria e quindi è l’ideale per i bambini. Non è possibile visitare questa riserva entrando solo per la giornata: solo gli ospiti dei lodges all’interno della riserva sono autorizzati a fare safari fotografici.

dalla Riserva di Madikwe alle isole Seychelles 

Si lascia il Parco per far ritorno a Johannesburg e volare verso l’Oceano Indiano: tappa le isole Seychelles. A volte, in base agli orari dei voli, si renderà necessaria una notte a Johannesburg prima di continuare verso le isole Seychelles.

 

alle Seychelles, isola di Praslin

Si atterra a Mahe e si prosegue, secondo la nostra idea per questo programma, verso l’isola di Praslin, la seconda per grandezza dell’arcipelago, con una superficie di 26 km². Deve la sua fama all’eccezionale Valle di Mai, un santuario vegetale, patrimonio mondiale dell’Unesco, dove cresce l’emblematico coco-de-mer, simbolo delle Seychelles. L’ingresso in questo sito è protetto e a pagamento ma vale davvero la pena di farci un giro. Avrete così il privilegio di inoltrarvi nel cuore dell’unica piantagione di palme da cocco marine del pianeta. Cinque itinerari molto ben segnalati, che vanno da 1 a 2 km, permettono di solcare questo santuario vegetale in tutta tranquillità.

A Praslin vi sono diverse spiagge… Côte d’Or, sulla costa orientale, Grand’Anse, sulla costa occidentale, Anse Lazio con il suo scenario da cartolina, Anse Boudin che si affaccia sulla riserva naturale di Curieuse o Anse la Blague, che ha un accesso più difficile… ed una vasta scelta di alberghi. Quelli da noi selezionati sono: il Paradise Sun Hotel cat. 4 stelle, il Constance Lemuria resort cat. 5 stelle, il Raffles Praslin cat. 5 stelle oppure La Reserve cat. 4 stelle superior ecc.

Questa è la nostra per la vostra “Luna di Miele”. In base alla durata ideale al vostro budget, saremo in grado di studiare e proporre la soluzione di viaggio “su misura” per Voi.

Quotazione indicativa per 16 giorni di viaggio (voli inclusi e sistemazioni in Hotel cat. 4 stelle), a partire da euro 5.770 per persona (iscrizione e tasse aeroportuali sono esclusi dalla quotazione sopra indicata)

 

 

Stagione consigliata

Durata

Voli

I voli internazionali per questa destinazione non sono inclusi e verranno quotati a parte.

Fascia di prezzo

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